Preghiera al Santo Patrono San Cassiano per la Protezione di Collazzone

Destinatari:  San Cassiano di Autun
Beneficiari:  Collazzone
Temi:  Protezione
Tipologie:  Intercessione
Preghiera al Santo Patrono San Cassiano per la Protezione di Collazzone
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O glorioso San Cassiano di Autun,

a te rivolgiamo la nostra supplica con cuore fiducioso e speranza ardente. Guarda dall’alto dei cieli il nostro amato paese di Collazzone, proteggi le sue famiglie, i suoi campi, i suoi bambini, e tutti i suoi abitanti.

Intercedi presso il Signore nostro Dio, affinché ogni strada e ogni casa siano avvolti dalla luce della pace e della sicurezza. Custodisci chi lavora, chi soffre e chi gioisce in questa terra, e fa’ che il male e la paura stiano lontani dai nostri giorni.

Sostieni i nostri passi nelle difficoltà, rafforza la nostra fede quando ci sentiamo deboli, ed esaudisci i desideri di chi confida nella tua protezione.

San Cassiano, patrono nostro, veglia su di noi, sui nostri cuori e sulle nostre vie, perché la tua presenza ci guidi sempre verso il bene e ci mantenga uniti nell’amore e nella fraternità.

Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera, rivolta a San Cassiano di Autun – venerato come patrono di Collazzone – si inserisce profondamente nella tradizione cattolica della comunione dei santi, secondo cui i fedeli possono rivolgersi ai santi per chiedere intercessione presso Dio. Il contesto spirituale è quello della supplica affidata, in particolare, a un santo patrono legato a una specifica comunità e territorio.

Dottrinalmente, il ricorso all’intercessione dei santi risponde a una prassi attestata dai primi secoli cristiani e formalmente riconosciuta dalla Chiesa cattolica, che considera i santi come amici di Dio e modelli di vita cristiana (CCC 956–957). San Cassiano di Autun è celebrato non solo per la sua fede e testimonianza, ma anche per il suo legame storico-spirituale con la comunità che lo invoca come protettore della terra, delle famiglie e dell’intera società locale.

La preghiera riflette il riconoscimento della fragilità umana e il bisogno della grazia di Dio, che viene chiesta attraverso l’intercessione di un mediatore celeste fidato. Essa sottolinea la convinzione che, pur ‘guardando dall’alto’, il santo non è distante dalla vita quotidiana del popolo, ma partecipa premurosamente ai suoi bisogni e alle sue attese.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

Il destinatario diretto di questa preghiera è San Cassiano di Autun, venerato come patrono. La scelta di rivolgersi a lui deriva dal suo ruolo di custode spirituale della comunità di Collazzone e dall’autorità di intercessore presso Dio che la tradizione gli attribuisce.

San Cassiano è invocato come glorioso e come patrono nostro, riconoscendo nella sua santità un esempio e una fonte di protezione particolare, un mediatore che comprende le esigenze specifiche del luogo e del tempo. All’interno della teologia cattolica, rivolgersi ai santi – e in particolare al proprio patrono – significa riconoscersi membra vive di un’unica Chiesa, che comprende sia i fedeli sulla terra sia i santi nella gloria.

La preghiera, dunque, non si rivolge genericamente “ai santi”, ma si ancora nel vissuto concreto della comunità: il santo percepito come vicino, familiare, e attento “dall’alto dei cieli” alla quotidianità di chi lo prega. Questo radicamento rafforza il senso di vicinanza e identità tra i fedeli e il loro patrono.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari per i quali San Cassiano è pregato sono molteplici e comprendono tutta la comunità locale:

  • Le famiglie: perché siano protette nella loro unità e nei loro affetti.
  • I campi: simbolo del lavoro quotidiano, della fertilità e dei bisogni materiali della comunità agricola.
  • I bambini: rappresentano il futuro, la purezza e la speranza della società.
  • Tutti gli abitanti di Collazzone: inclusi coloro che soffrono, lavorano o gioiscono.

La preghiera affronta sia bisogni spirituali che materiali. Si chiede:

  • La pace e la sicurezza per le strade e le case;
  • La liberazione dal male e dalla paura;
  • La protezione nelle difficoltà e il rafforzamento della fede quando vacilla;
  • La realizzazione dei desideri confidati con fede;
  • L’unità, l’amore e la fraternità tra le persone.

Questi bisogni manifestano la consapevolezza che la vita umana è segnata da precarietà, sfide quotidiane, ma anche dalla capacità di gioire e sperare, tutte esperienze da affidare alla custodia del santo intercessore.

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche o patristiche

Questa preghiera sviluppa alcuni importanti temi teologici:

  • Intercessione dei santi: riflette il principio biblico e tradizionale secondo cui i santi possono pregare per noi. In Apocalisse 5:8 i santi vengono raffigurati come coloro che offrono a Dio “le preghiere dei santi sotto forma di incenso”.
  • La pace e la protezione: La richiesta che “ogni strada e ogni casa siano avvolti dalla luce della pace e della sicurezza” richiama la benedizione biblica di Numeri 6:24-26:
    «Il Signore ti benedica e ti custodisca.
    Il Signore faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio.
    Il Signore rivolga su di te il suo volto e ti conceda pace».
  • La solidarietà e la comunione: Il desiderio che il santo “mantenga uniti nell’amore e nella fraternità” rimanda alla preghiera di Gesù per l’unità (Giovanni 17,21).
  • La fede diventa forte nella debolezza: San Paolo scrive:
    «Quando sono debole, è allora che sono forte» (2 Cor 12,10),
    tematizzando la richiesta di “rafforzare la fede quando ci sentiamo deboli”.
  • La protezione dei patroni: Sant’Agostino sottolineava il ruolo dei santi come modelli di vita e come vigili compagni nella lotta quotidiana:
    «I santi non ci abbandonano, ma ci circondano come testimoni e intercessori».

Questi temi riflettono la visione cristiana di una Chiesa “più grande della sola storia terrena”, la fiducia nella provvidenza di Dio mediata dalla presenza attiva dei suoi amici nella gloria.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione liturgica

La preghiera in esame appartiene principalmente al genere dell’intercessione, poiché chiede al santo di prendersi cura di persone e realtà specifiche, intercedendo presso Dio per loro. Tuttavia, contiene anche accenti di lode (“O glorioso San Cassiano...”), di invocazione e di supplica fiduciosa.

Nel contesto liturgico, preghiere di questo tipo vengono spesso usate in occasione:

  • Della festa patronale, durante la messa o le processioni;
  • Durante momenti di particolare bisogno (calamità, epidemie, guerre);
  • Nelle celebrazioni comunitarie di benedizione di famiglie, campi, scuole;
  • Nelle liturgie proprie del territorio (novene, tridui, vespri solenni, benedizioni laicali).

La sua struttura, fatta di indirizzo diretto, richieste concrete e conclusione liturgica (“Amen”), la rende adatta sia alla liturgia pubblica che all’uso privato.

6. Indicazioni pratiche: come usarla e nella vita di fede

Per una vita di preghiera personale o comunitaria, questa supplica a San Cassiano può essere impiegata in vari modi:

  • In famiglia: per affidare la giornata, i figli, i bisogni materiali e spirituali e chiedere la protezione del santo.
  • Nelle assemblee comunitarie: durante le messe o le processioni patronali, come preghiera dei fedeli o conclusione di un rosario comunitario.
  • Nei momenti difficili: calamità, periodi di insicurezza, difficoltà economiche o morali della comunità.
  • Nei riti di benedizione dei campi o delle case, in linea con la tradizione rurale che affida a Dio i frutti del lavoro e la serenità delle persone.
  • Nella meditazione personale, come atto di affidamento, soprattutto nei giorni di festa del santo (martirologio latino, 2 agosto per San Cassiano di Autun) e nel giorno della patronale di Collazzone.
  • In cammino verso l’unità: ogni volta che si vuole promuovere riconciliazione, fraternità e amore nella comunità.

Si può pregare questa supplica sia individualmente che a più voci, magari alternando le strofe o introducendola con un canto popolare dedicato al santo. Durante l’anno liturgico, un uso privilegiato può essere fatto nel tempo Ordinario (come richiesta di custodia e pace), nei tempi forti (Avvento, Quaresima) come invocazione di protezione e perseveranza, o nelle vigilie e giorni di festa liturgica patronale.

In sintesi, la preghiera a San Cassiano di Autun è un’espressione viva della fede popolare, della comunione dei santi e della fiducia continua in Dio attraverso i suoi amici, ed è una risorsa preziosa per la spiritualità personale e comunitaria in contesti sia ordinari che eccezionali.

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