Preghiera a Dio per la Protezione delle Civette

Spiegazione della Preghiera

1. Contesto Spirituale e Dottrinale

La preghiera per le civette si colloca all'interno di una prospettiva spirituale che riconosce la creazione intera come opera di Dio e, di conseguenza, degna di rispetto e cura. Non si tratta di una preghiera tradizionale presente in un lezionario liturgico, ma piuttosto di una preghiera composta ad hoc che si ispira a una sensibilità ecologica e spirituale profondamente radicata nella teologia della creazione. La preghiera affonda le sue radici nella visione biblica secondo cui Dio ha creato il mondo e tutto ciò che contiene (Genesi 1:1-31), affidando agli esseri umani la responsabilità di custodirlo (Genesi 2:15). La meraviglia per la natura e la consapevolezza della sua fragilità sono elementi centrali. La scelta delle civette come soggetto di preghiera evidenzia la bellezza e la saggezza della creazione divina, aspetti spesso trascurati o sottovalutati. La capacità di queste creature di volare nell'oscurità viene presentata come metafora della protezione divina, un tema ricorrente nella Bibbia (Salmo 91, Salmo 121).

2. Destinatari

La preghiera è rivolta direttamente a Dio, il Creatore di ogni essere vivente. L’appellativo “Creatore” sottolinea l'origine divina di tutte le cose e il ruolo di Dio come fonte e sostenitore di tutta la vita. La preghiera riconosce la sovranità divina su tutto il creato e ne invoca la protezione e la benedizione. Non esiste un destinatario secondario specifico, se non, implicitamente, l'umanità in generale, chiamata a una maggiore consapevolezza del proprio ruolo di custodi del creato.

3. Beneficiari e Bisogni

I beneficiari primari sono le civette. La preghiera intercede per la loro sicurezza, protezione dai predatori e dalle minacce antropiche (distruzione dell’habitat). Si evidenzia il bisogno di preservare la loro esistenza e il loro ruolo nell'equilibrio ecologico. I bisogni affrontati sono sia fisici (sopravvivenza, sicurezza del nido) che spirituali (pace e salute, intese come armonia con l'ambiente e benessere generale). I beneficiari secondari sono gli esseri umani, destinatari di un appello alla maggiore consapevolezza e responsabilità ecologica, affinché le future generazioni possano godere della bellezza e della presenza delle civette.

4. Temi Teologici Principali

I temi teologici principali sono:

• La creazione: La preghiera riconosce la bellezza e la saggezza della creazione divina, sottolineando l'importanza di custodire ogni elemento del creato. “E Dio vide che tutto ciò che aveva fatto era molto buono” (Genesi 1:31).
• La protezione divina: La metafora del volo notturno delle civette rappresenta la protezione di Dio, che avvolge il mondo e le sue creature. “Colui che abita nel segreto dell'Altissimo riposerà all'ombra dell'Onnipotente” (Salmo 91:1).
• La responsabilità umana: La preghiera esorta a una maggiore consapevolezza del nostro ruolo di custodi del creato e all'importanza di rispettare l'equilibrio della natura. “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden perché lo coltivasse e lo custodisse” (Genesi 2:15).
• La pace e la salute: Si invoca la pace e la salute per le civette, simboli di armonia e benessere.

5. Genere di Preghiera e Collocazione Liturgica

Il genere di preghiera è principalmente di intercessione, con elementi di lode (ammirazione per la saggezza delle civette e la protezione divina). Non si tratta di una preghiera di penitenza o ringraziamento, sebbene possa essere integrata in momenti di riflessione sulla responsabilità umana nei confronti della creazione. Data la sua natura specifica, non è presente nella tradizione liturgica ufficiale di alcuna confessione cristiana, ma potrebbe essere inserita in momenti di preghiera ecologica, o in momenti di riflessione sulla bellezza del creato, come ad esempio durante la celebrazione della Festa di San Francesco d'Assisi.

6. Indicazioni Pratiche

Questa preghiera può essere utilizzata nella preghiera personale, come momento di riflessione sulla bellezza del creato e sulla nostra responsabilità nei confronti di esso. Può essere recitata al mattino o alla sera, o in momenti specifici di connessione con la natura. In contesti comunitari, potrebbe essere recitata durante incontri dedicati all'ecologia o alla spiritualità della creazione. Nel corso dell'anno liturgico, potrebbe essere particolarmente appropriata durante il Tempo del Creato (1° settembre - 4 ottobre), o durante la Festa di San Francesco d'Assisi (4 ottobre), o in altre celebrazioni che mettono in risalto la tutela dell'ambiente e la bellezza del mondo.

Si potrebbe arricchire la preghiera con osservazioni personali sulla natura e con un impegno concreto a proteggere l'ambiente, ad esempio, impegnandosi a ridurre l'inquinamento o a sostenere iniziative di conservazione della natura.