Lode a Dio per il dono del Dottore San Girolamo alla Chiesa

Destinatari:  Dio
Beneficiari:  Prime Comunioni
Temi:  Sapienza
Tipologie:  Lode
Lode a Dio per il dono del Dottore San Girolamo alla Chiesa
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Dio Onnipotente e Misericordioso, fonte inesauribile di ogni Sapienza, a Te innalziamo la nostra Lode in questo giorno di Prime Comunioni, momento di incontro più intimo con il tuo Amore e la tua Luce.

Ti ringraziamo, Padre buono, perché hai donato alla tua Chiesa la luminosa testimonianza di San Girolamo, vero Dottore e appassionato ricercatore della tua Parola. Per mezzo della sua sapienza, la tua Chiesa ancora oggi si nutre e cresce nell’intelligenza delle Scritture e nel desiderio di seguirti con cuore puro.

Benedetto sei Tu, Signore, che hai ispirato San Girolamo ad amare profondamente le Sacre Scritture, rendendolo guida per i fedeli di ogni tempo. Aiutaci, per il suo esempio, a custodire la tua Parola come tesoro prezioso e a desiderare sempre la vera Sapienza che viene da Te.

Lode a Te, o Dio, per la tua Chiesa rinnovata dalla Sapienza; fa’ che anche i tuoi piccoli, oggi resi partecipi del Corpo e Sangue di Cristo, possano crescere nella conoscenza e nell’amore del tuo mistero, seguendo il cammino dei santi.

Gloria a Te nei secoli dei secoli. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera si colloca in un duplice contesto: celebra, da un lato, il giorno della Prima Comunione – momento centrale dell’iniziazione cristiana e culmine della partecipazione sacramentale –, dall’altro onora la memoria di San Girolamo, Dottore della Chiesa e figura fondamentale nella storia della Sacra Scrittura. Le due dimensioni si intrecciano evidenziando il legame inscindibile, nella fede cattolica, tra incontro con Cristo Eucaristico e conoscenza della Parola di Dio, chiavi essenziali per vivere una vita cristiana autentica.

Dal punto di vista dottrinale, la supplica sottolinea due temi principali: l’origine divina della sapienza (Dio come fonte dell’intelligenza spirituale) e il valore educativo e santificante della Parola. La menzione delle “Prime Comunioni” rimanda inoltre alla dimensione ecclesiale della fede: il singolo incontra Cristo nell’Eucaristia inserendosi nel “corpo” più grande che è la Chiesa, alimentata dallo Spirito.

Come ricorda il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1324):

«L’Eucaristia è “fonte e culmine di tutta la vita cristiana”»

e, ancora, la Dei Verbum al n. 21 sottolinea:

«La Chiesa ha sempre venerato le divine Scritture come ha fatto per il Corpo stesso del Signore».

La preghiera rispecchia perfettamente questa visione, riconoscendo nella celebrazione eucaristica e nella meditazione delle Scritture due vie di incontro coll’Amore e la Luce di Dio.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è rivolta direttamente a Dio Padre Onnipotente e Misericordioso. Questa destinazione è esplicita sin dalle prime parole e richiama l’antico e sempre attuale fondamento teologico della preghiera cristiana: ogni supplica, lode o ringraziamento è indirizzato al Creatore, fonte di ogni bene, Sapienza e inesauribile Amore.

Il perché di questa scelta si trova, oltre che nella tradizione liturgica, nella consapevolezza che nessun dono spirituale – sia la comprensione delle Scritture, sia la santità dei santi, sia la grazia dei sacramenti – esiste senza l’iniziativa gratuita e preveniente di Dio stesso. Nell’economia cristiana tutti i doni hanno origine dal Padre celeste:

«Ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre della luce» (Giacomo 1,17)

La preghiera si configura così come un atto di lode, fiducioso ricorso e riconoscimento della sovranità divina, che si concretizza nell’inno di gratitudine, nell'intercessione per la Chiesa e, in questo caso, nei confronti del testimone esemplare, San Girolamo.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

Sebbene la preghiera sia indirizzata a Dio, i suoi beneficiari sono molteplici e ben identificabili:

  • I bambini o ragazzi che ricevono la Prima Comunione: si prega per loro affinché possano crescere “nella conoscenza e nell’amore del tuo mistero”, divenendo parte viva della comunità credente, incamminati nel sentiero della santità, superando le difficoltà che il noviziato della fede comporta.
  • L’intera Chiesa: la supplica riconosce il bisogno di una Chiesa costantemente nutrita, rinnovata, istruita dalla Sapienza divina e guidata dall’esempio dei santi come San Girolamo.
  • Ogni fedele: viene auspicata un'accoglienza sempre più profonda della Parola come “tesoro prezioso”, rispondendo all’anelito umano di essere illuminato, orientato e sostenuto nel cammino quotidiano, sia nelle tribolazioni sia nella gioia.

Dal punto di vista dei bisogni affrontati, la preghiera tocca sia la sfera spirituale (conoscenza, amore, desiderio della Sapienza, assimilazione della Parola, perseveranza nella fede), sia indirettamente quella comunitaria ed educativa (l’importanza di guide sicure, della comunione ecclesiale, dell’esempio dei santi e, in particolare, di San Girolamo come “Dottore”).

4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

Diversi sono i temi teologici messi in rilievo dalla preghiera:

  • La Sapienza divina come dono: Dio viene invocato come “fonte inesauribile di ogni Sapienza”, riprendendo una lunga tradizione biblica
    «Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio» (Giacomo 1,5)
    e patristica (Origene: «Comprendere le Scritture è dono dello Spirito Santo»).
  • La centralità della Parola di Dio: si richiama l’opera di San Girolamo, famoso per la traduzione latina della Bibbia (Vulgata) e per la sua affermazione:
    «Ignorare le Scritture è ignorare Cristo»
    . La preghiera invita ad amare e custodire la Parola come tesoro, secondo lo stesso spirito di San Girolamo.
  • L’importanza dell’Eucaristia: la menzione delle “Prime Comunioni” lega la sapienza scritturistica al mistero sacramentale. Qui il parallelo è biblicamente motivato:
    «La mia carne è vero cibo... Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui» (Giovanni 6,55-56)
  • Dimensione ecclesiale e comunionale: la fede cresce e si trasmette nella comunità (come da At 2,42-47 e Ef 4,11-16).

Questi temi riflettono la visione integrale della fede cristiana, dove dottrina, esperienza spirituale, sacramenti e testimonianza dei santi si illuminano reciprocamente.

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

La supplica presenta, in modo armonico, diversi generi di preghiera:

  • Lode (“a Te innalziamo la nostra Lode”, “Gloria a Te”)
  • Ringraziamento (“Ti ringraziamo… perché hai donato…”)
  • Intercessione (si chiede l’aiuto e la guida per la Chiesa, per i comunicandi e per tutti i fedeli)

Non vi sono elementi penitenti, mentre il tema della supplica per la sapienza spirituale si esprime come invocazione di doni e riconoscenza.

Nella tradizione liturgica, una preghiera di questo tipo trova perfetta collocazione tra le “Preghiere dei fedeli” durante la Messa delle Prime Comunioni o nella memoria liturgica di San Girolamo (30 settembre). Può essere utilizzata in celebrazioni di chiusura di percorsi catechistici, messe votive per la Sapienza o per i santi Dottori della Chiesa.

6. Indicazioni pratiche: uso personale, comunitario e tempi liturgici

Per favorire la diffusione e la fruttuosità di questa preghiera, ecco alcune indicazioni pratiche:

  • Preghiera personale: adatta alla meditazione individuale, specie prima della lettura della Bibbia o nei momenti di discernimento spirituale (“Signore, donami Sapienza, come a San Girolamo”). Può coincidere con il giorno della Prima Comunione di un familiare o nel “Mese della Bibbia” (settembre-ottobre).
  • Preghiera comunitaria: come Preghiera dei fedeli (inserita tra le intenzioni) o come preghiera conclusiva di un incontro catechistico o della celebrazione della memoria di San Girolamo. Può essere adattata come inno di apertura o chiusura nelle riunioni di gruppo biblico o tra educatori in parrocchia.
  • Tempi liturgici: ideale nel periodo pasquale (quando spesso cadono le Prime Comunioni), nella memoria liturgica di San Girolamo (30 settembre), nella “Settimana della Bibbia” o durante ritiri spirituali sulla Parola. Può essere anche valorizzata a settembre, mese tradizionalmente dedicato all’educazione cristiana.

Per rendere l’esperienza più viva, si suggerisce di recitare la preghiera con attenzione, eventualmente alternando la lettura tra guida e assemblea, e lasciando spazio al silenzio contemplativo dopo alcune frasi, specialmente laddove si richiama il desiderio della Sapienza e il dono della Prima Comunione.

In conclusione, questa preghiera rappresenta un ponte tra le generazioni, tra scrittura e sacramenti, tra dottrina e vita, e offre un modello di spiritualità che integra gratitudine, intercessione, desiderio della Sapienza e impegno per la carità.

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