Preghiere a Sant'Aspreno di Napoli

Sant'Aspreno di Napoli è il primo vescovo di Napoli e uno dei santi più venerati della città. Tradizionalmente considerato discepolo di San Pietro, fu noto per la sua fede e per i miracoli attribuiti alla sua intercessione, in particolare la guarigione da malattie e la protezione dalla peste. Viene invocato come patrono di Napoli, simbolo di speranza e sostegno spirituale per i fedeli della comunità partenopea.

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Invocazione a Sant'Aspreno di Napoli per il Sollievo dei Malati
Invocazione a Sant'Aspreno di Napoli per il Sollievo dei Malati
Beneficiari:  Malati
Tipologie:  Invocazione

O glorioso Sant'Aspreno di Napoli, tu che conosci la sofferenza e hai accolto il dolore con fede incrollabile, ascolta la nostra umile voce. Ti preghiamo, santo protettore dei sofferenti, rivolgi il tuo sguardo benevolo su quanti sono colpiti da emicrania e da ogni altra pena fisica.

Intercedi presso il Signore, affinché conceda loro sollievo e pace nelle ore più difficili. Dona forza a chi si sente sconfitto, speranza a chi è tormentato, sollievo a ogni malato che si affida a te.

Fa’ che il tuo esempio di pazienza sostenga i cuori affaticati, e la tua intercessione porti luce tra le tenebre del dolore. Sant'Aspreno, conforta chi soffre e guida ciascuno verso la salute del corpo e dello spirito.

Confidiamo nella tua bontà e affidiamo a te le nostre preghiere, certi che sarai al fianco di chi cerca consolazione e guarigione.

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L’origine e il significato spirituale di Sant’Aspreno di Napoli

Sant’Aspreno di Napoli è una figura venerata sin dall’antichità come il primo vescovo di Napoli e uno dei padri spirituali della cristianità partenopea. Secondo la tradizione agiografica, Aspreno sarebbe vissuto tra il I e il II secolo d.C., in un’epoca ancora segnata dalla presenza degli apostoli e dalla diffusione del cristianesimo nei territori dell’Italia meridionale. Le fonti più antiche, pur frammentarie, attestano che Aspreno ricevette la fede direttamente dall’apostolo Pietro, giunto a Napoli durante una delle sue predicazioni. Qui, Pietro avrebbe compiuto la guarigione di Aspreno, infermo, battezzandolo e ordinandolo primo vescovo della città.

Il significato spirituale di Sant’Aspreno è profondamente radicato nella dimensione del passaggio dalla malattia alla guarigione, non solo fisica ma anche spirituale: la sua conversione segna l’inizio di una rinascita individuale e collettiva. Divenendo pastore dei fedeli, Aspreno si pone come mediatore tra Dio e la comunità, colui che guida e protegge, ma anche il simbolo della chiesa nascente che si impianta tra le difficoltà di un mondo ancora pagano.

In molte leggende e documenti agiografici, la figura di Sant’Aspreno si identifica quindi come depositaria della grazia apostolica e custode degli inizi della fede cristiana a Napoli.

Il ruolo e l’importanza nella tradizione di preghiera

Nel corso dei secoli, Sant’Aspreno ha assunto un ruolo fondamentale nella tradizione di preghiera non solo locale, ma anche più estesamente nella Chiesa del sud Italia. Come primo pastore di Napoli, egli viene invocato come intercessore efficace presso Dio soprattutto nei momenti di prova e malattia. La sua figura di vescovo caritatevole e taumaturgo lo ha reso uno dei santi patroni della città partenopea, insieme a San Gennaro.

L’importanza della sua intercessione si percepisce nel contesto di una fede popolare che riconosce nei santi vescovi i protettori delle comunità urbane: preghiere a Sant’Aspreno vengono tradizionalmente recitate nei momenti di pericolo, di necessità, nei casi di gravi malattie e, più in generale, per chiedere la salvaguardia spirituale della Chiesa e dei suoi fedeli. In particolare, la preghiera a Sant’Aspreno è associata alla protezione contro l’emicrania e i mali della testa, per via di miracoli attribuitigli in tal senso.

Durante epidemie e calamità, il nome di Sant’Aspreno è stato pronunciato dagli abitanti di Napoli come baluardo di difesa e segno di speranza. Nel tempo, la sua figura è stata legata a processioni, novene, e liturgie specifiche, e la sua memoria è celebrata in giorni particolari dell’anno liturgico.

Virtù e attributi principali di Sant’Aspreno

Il profilo spirituale di Sant’Aspreno si caratterizza per alcune virtù principali che la tradizione gli riconosce:

  • Fede incrollabile: Aspreno è stato fortificato dalla grazia divina tramite la predicazione di Pietro, a cui si lega con fedeltà apostolica. La sua fede è testimoniata dalla fedeltà al mandato ricevuto e dal coraggio di annunciare il Vangelo nonostante le persecuzioni.
  • Carità pastorale: Come vescovo, Aspreno si distingue per la sua attenzione ai bisogni spirituali e materiali del suo gregge. La sua carità è esemplare, tanto da essere considerato un modello dei pastori della Chiesa.
  • Guaritore e taumaturgo: Numerose tradizioni attestano i miracoli compiuti da Sant’Aspreno, in particolare la guarigione dai dolori della testa. A lui vengono attribuiti poteri taumaturgici, tanto che l’icona che lo ritrae lo mostra spesso con una struttura a forma di coppa posta sulla testa.
  • Difensore della città: La sua intercessione è stata invocata ripetutamente in occasione di gravi pericoli pubblici, donando a Napoli la fama di città protetta non solo da San Gennaro, ma anche da Aspreno.

La sintesi dei suoi attributi è la figura del pastore orante e sollecito, attento ai bisogni del corpo e dell’anima.

I contesti liturgici e devozionali in cui viene invocato

La memoria liturgica di Sant’Aspreno cade il 3 agosto, giorno in cui la Chiesa di Napoli e varie comunità campane ne fanno solenne ricordo. In questa occasione si celebrano nel Duomo di Napoli e nelle parrocchie a lui dedicate la Messa solenne, processioni con le sue reliquie e preghiere specifiche di intercessione.

Oltre alla celebrazione annuale, Sant’Aspreno è frequentemente invocato nella devozione privata nelle seguenti circostanze:

  • Nei casi di cefalee e malattie della testa, tramite benedizioni e preghiere specifiche, secondo un rituale antico.
  • Durante momenti di crisi collettive, pestilenze, epidemie e calamità naturali, per la protezione e la guarigione dei malati.
  • Nei periodi di novena, specialmente nei giorni precedenti o successivi alla sua festa, con la recita di litanie e orazioni specifiche.

Spesso nella cappella a lui dedicata nel Duomo di Napoli si compiono atti di affidamento personale o familiare, accompagnati da offerte votive secondo la tradizione popolare.

Citazioni bibliche, patristiche e iconografiche pertinenti

La figura di Sant’Aspreno, sebbene non compaia direttamente nelle Scritture, è spiritualmente legata ad alcune verità bibliche.

“Imporranno le mani ai malati ed essi guariranno” (Mc 16,18).

Questa Parola si collega alla tradizione dei miracoli di Aspreno e al suo ministero di vescovo e guaritore.

“Pascete il gregge di Dio che vi è affidato” (1Pt 5,2).

Questo invito di Pietro, proveniente dalla Prima Lettera dell’apostolo, ben rappresenta la missione di Aspreno come primo pastore della Chiesa di Napoli.

In ambito patristico, sebbene la documentazione diretta sia scarsa, i cataloghi episcopali e alcuni scritti agiografici riconoscono Aspreno come antichissimo testimone della fede apostolica in Campania.

Dal punto di vista iconografico, Sant’Aspreno è solitamente rappresentato con abiti episcopali e una curiosa coppa posta sul capo, attributo che richiama il suo potere taumaturgico sulle malattie della testa. Nella pittura napoletana, la sua immagine compare spesso vicino a San Gennaro, in segno di co-patronato sulla città.

Indicazioni pratiche su come rivolgere la preghiera a Sant’Aspreno

La preghiera a Sant’Aspreno può essere recitata individualmente o comunitariamente, nei luoghi di culto a lui dedicati o in qualsiasi altro contesto di necessità personale. Essendo un santo taumaturgo, è tradizione accompagnare la preghiera con alcuni piccoli gesti di devozione:

  1. Preparazione interiore: Raccogliersi in silenzio, rivolgere l’animo a Dio, e riconoscere la propria fragilità, chiedendo l’intercessione di Sant’Aspreno.
  2. Invocazione: Iniziare la preghiera con il segno della croce e una formula di lode: “Glorioso Sant’Aspreno, primo vescovo di Napoli, intercedi per noi presso il Signore”.
  3. Richiesta: Esporre con fiducia la propria necessità – guarigione, protezione, sostegno spirituale – e ricordare con parole semplici i miracoli attribuiti al santo.
  4. Rendimento di grazie: Terminare la preghiera con gratitudine per la sua intercessione, recitando un Padre Nostro, un’Ave Maria e un Gloria.

Un’antica preghiera recita:

“O glorioso Sant’Aspreno, tu che fosti scelto dall’apostolo Pietro a reggere la Chiesa di Napoli,
ottienici dal Signore la grazia della salute, della pace e della fede incrollabile.
Sii sostegno nella prova, difesa nei pericoli e conforto nella sofferenza.
Intercedi per noi presso Dio, perché possiamo essere liberati da ogni male del corpo e dell’anima.
Amen.”

Si raccomanda di recitare questa preghiera con fede, possibilmente davanti all’immagine o alla reliquia del Santo, affidando a lui anche le intenzioni della città e delle famiglie.

In sintesi, rivolgere la preghiera a Sant’Aspreno significa inserirsi in una secolare tradizione fatta di fiducia nella sua potente intercessione, ponendosi sotto la protezione di un vescovo che continua, secondo la fede, a vegliare sui suoi fedeli.