Preghiere tipo Offerta del giorno

La “Offerta del giorno”: Tipologia e Collocazione Liturgica della Preghiera

La preghiera di Offerta del giorno rappresenta una delle forme più diffuse e antiche della spiritualità cristiana. Si tratta dell’atto con cui il credente presenta a Dio in maniera intenzionale e consapevole il proprio vissuto quotidiano, per trasformarlo in un’offerta gradita. Questa preghiera si svolge tipicamente al mattino, divenendo il primo gesto della giornata e segnando l’inizio del cammino spirituale quotidiano.
Scopriamo in questo articolo la sua struttura, la funzione, la storia e come integrarla nella propria esperienza di fede.

1. Descrizione della Tipologia: Offerta, Lode e Filiale Abbandono

La preghiera di offerta del giorno non è propriamente una supplica o una richiesta di grazia, né semplicemente una lode; si configura come un atto di offerta esplicita e consapevole, in cui la persona affida a Dio se stessa e tutte le attività, gioie, prove, sofferenze e incontri della giornata che si apre.
Nella classificazione classica delle preghiere (lode, ringraziamento, domanda, intercessione, penitenza), l’offerta si colloca come gesto di abbandono filiale e di collaborazione al disegno divino. Nella preghiera di offerta, il credente non solo affida i propri meriti ma si unisce, idealmente, all’offerta di Cristo sulla croce, rendendo sacro il proprio quotidiano.

L’offerta è spesso integrata da intenzioni universali (Chiesa, papa, salvezza del mondo) o personali (la famiglia, lavoro, necessità particolari). Viene vissuta anche come esercizio di lode (“Ad maiorem Dei gloriam”, “Per la tua gloria, Signore”) e come gesto penitenziale e riparatore (“in riparazione dei peccati”).

2. Collocazione nella Storia della Liturgia e della Pietà Popolare

La pratica dell’offerta della giornata si radica già nella vita monastica antica, dove la prima preghiera del mattino (ora “Laudi”) era vista come presentazione della persona e del tempo a Dio. L’idea di offrire tutto ciò che si vive trova il suo prototipo nell’epistola ai Romani (“Offrite i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio”: Rm 12,1) e è stata approfondita nel magistero spirituale di molti santi.
Nel corso dei secoli, con lo sviluppo della pietà popolare, la preghiera dell’offerta del giorno si è diffusa grazie a movimenti spirituali come il Movimento Apostolico della Preghiera (oggi “Rete Mondiale di Preghiera del Papa”), che nel XIX secolo ha promosso la recita di una formula mattutina di offerta per vivere in comunione con Gesù e in spirito missionario.
La spiritualità ignaziana ha profondamente segnato questa tipologia, attribuendole il motto “ad majorem Dei gloriam” e il valore di trasformare ogni azione in atto di culto.

Sebbene questa preghiera non abbia una collocazione fissa nella liturgia ufficiale, si lega intrinsecamente alla celebrazione eucaristica (alla Messa, che rappresenta l’offerta perfetta) e in alcuni riti locali è stata associata all’inizio della giornata comunitaria, specialmente nei monasteri e nelle famiglie cristiane.

3. Struttura Tipica e Caratteristiche Formali

Le preghiere di offerta della giornata presentano una struttura generalmente semplice e lineare, caratterizzata da questi elementi:

• Invocazione iniziale: Un saluto a Dio Padre, al Signore Gesù o allo Spirito Santo.
• Atto di offerta esplicita: “Ti offro la mia giornata…”, “Ti offro tutto ciò che sono e vivrò oggi…”
• Enumerazione delle realtà offerte: azioni, pensieri, parole, gioie e dolori, lavoro, relazioni.
• Unione con l’offerta di Cristo: spesso si richiama il sacrificio eucaristico (“In unione con il Sacrificio eucaristico…”), oppure si evocano Maria e i santi come modelli di offerta.
• Intenzioni speciali: per la Chiesa, il Papa, le missioni, i peccatori, i defunti, la pace nel mondo, ecc.
• Conclusione: una formula di impegno, ringraziamento, epiclesi, oppure un’invocazione mariana (“Ave Maria…”, “Cuore Immacolato di Maria…”) o trinitaria.

Le caratteristiche stilistiche spaziano dalla formulazione solenne (preghiere antiche, testi ufficiali di congregazioni) alla dimensione colloquiale e spontanea delle composizioni personali.
Il linguaggio è diretto, concreto e coinvolgente, perché la preghiera mira a far incontrare la vita concreta del credente con la Trascendenza di Dio.

4. Esempi Noti di Preghiere di Offerta del Giorno

• Preghiera di Offerta della Giornata (Rete Mondiale di Preghiera del Papa):

  O Gesù, attraverso il Cuore Immacolato di Maria,
  Ti offro le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze
  di questo giorno in unione con il Sacrificio Eucaristico
  per tutte le intenzioni del tuo Sacro Cuore.
  (Segue la menzione delle intenzioni del Papa, della Chiesa, delle missioni…)

• Preghiera del mattino di San Francesco Saverio:

  Mio Dio, Ti amo sopra ogni cosa, Ti offro il mio cuore e tutto me stesso. Voglio oggi fare ciò che Tu vuoi.
  Disponi di me secondo la tua volontà.

• Preghiera di Sant’Ignazio di Loyola (“Prendi, Signore, e ricevi…”):

  Prendi, Signore, e accogli tutta la mia libertà,
  la mia memoria, la mia intelligenza e tutta la mia volontà.
  Tutto ciò che ho e possiedo, Tu me l’hai dato; a te, Signore, lo ridono.
  Tutto è tuo, di tutto disponi secondo la tua volontà.
  Dammi solo il tuo amore e la tua grazia: questo mi basta.

• Formule spontanee:

  Signore, questa giornata che inizia la pongo nelle tue mani. Guidami nelle scelte, sostienimi nelle difficoltà, fa’ che in tutto io possa servirti e amarti.

5. Valore Pastorale e Pedagogico

La preghiera di offerta mattutina ha una forte valenza educativa e trasformativa. Essa insegna innanzitutto a vedere la vita quotidiana non come una somma di eventi slegati ma come spazio di vocazione e di alleanza con Dio, dove ogni gesto, anche il più umile, può diventare collaborazione al mistero della salvezza.
Dal punto di vista pastorale:

• Aiuta a collegare spiritualità e vita concreta, evitando il rischio di una fede solo “rituale”.
• Educa all’offerta e al sacrificio disinteressato, stimolando la gratuità e la responsabilità personale davanti a Dio e agli altri.
• Sviluppa l’unione con la Chiesa universale, nella comunione delle intenzioni del Papa, dei bisogni del mondo, delle urgenze della comunità.
• Prepara a vivere la Messa come momento culminante di tutto ciò che si offre giorno per giorno.
• Favorisce l’unità e la coerenza fra fede professata e vita vissuta.

Per i giovani e i bambini, questa preghiera può rappresentare un primo «allenamento» alla consapevolezza della propria missione personale e introdurre alla responsabilità etica.
Per gli adulti, aiuta ad affrontare anche le fatiche e le prove quotidiane con speranza, senza scoraggiamento, sentendo che nulla della propria storia è inutile agli occhi di Dio.

6. Consigli per l’Utilizzo nella Preghiera Personale e Comunitaria

Come integrare l’Offerta del giorno nella propria spiritualità?

• Costanza: Scegliere un momento fisso (appena svegli, dopo la colazione, prima di uscire di casa).
• Semplicità: Non sono necessarie formule complicate. Anche poche parole sincere, pronunciate col cuore, sono già una vera offerta.
• Personalizzazione: Si possono adattare formule già note o crearne di proprie, magari facendo memoria delle proprie situazioni e intenzioni particolari.
• Collegamento alla Messa: Se si potrà partecipare all’Eucaristia, integrare l’offerta quotidiana come preparazione consapevole.
• Preghiera di famiglia: È molto educativo recitarla assieme, anche con i bambini, all’inizio della giornata.
• Uso comunitario: In parrocchia o nei gruppi di spiritualità, l’offerta del giorno può aprire una riunione, un incontro di servizio caritativo, una giornata di ritiro.
• Coltivare la memoria nel corso della giornata: Si consiglia, a metà giornata o alla sera, di ricordare ciò che si è offerto e valutare come si è vissuto in coerenza.

In sintesi, la preghiera di Offerta del giorno è uno strumento potente ma semplice, attraverso cui ognuno può partecipare al grande mistero di comunione e di alleanza col Signore. Essa trasforma ogni attimo della giornata in un’occasione di incontro con il Sacro, rendendo la fede realmente incarnata e vissuta nella quotidianità.