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Preghiere su Lotta alla corruzione
Lotta alla corruzione significa impegnarsi contro ogni forma di ingiustizia e frode che minano la dignità umana e il bene comune. Pregare per questo tema aiuta a purificare il cuore e invocare la giustizia divina, affinché ciascuno sia ispirato all’onestà e al rispetto per il prossimo. La corruzione allontana da Dio e ostacola la costruzione di una società giusta; perciò la preghiera è fondamentale per trasformare i cuori e promuovere il bene.
Preghiere trovate: 2

Supplica all'Arcangelo Jehudiele per la lotta alla corruzione dei Governatori
O glorioso Arcangelo Jehudiele, tu che premi la fedeltà e biasimi ogni peccato, ascolta umilmente la nostra supplica.
Noi ti affidiamo, con cuore trepidante, tutti i Governatori, chiamati a guidare il popolo e custodire il bene comune. Intercedi presso l’Altissimo, affinché la tua luce rischiari i loro cuori e le loro menti.
Donali coraggio per respingere ogni tentazione di potere egoistico e disonestà. Purifica le loro intenzioni, rendili saldi nel perseguire l’integrità e la giustizia. Fa’ che siano modello di trasparenza, capaci di resistere ai sussurri della corruzione e agli inganni dell’interesse personale.
Sostieni i governanti nelle ore difficili, quando il cammino della rettitudine si fa impervio. Con la tua presenza, rafforza la loro volontà di scegliere sempre ciò che è giusto, né per paura, né per vantaggio, ma per puro amore verso il prossimo e rispetto della verità.
Arcangelo Jehudiele, guida i nostri leader a riconoscere la dignità del loro incarico. Custodiscili dal male e ispira nelle loro decisioni il servizio disinteressato, perché ogni azione sia segno di lealtà e di dedizione al popolo loro affidato.
Te lo chiediamo con fiducia e speranza, certi che il tuo aiuto potrà rendere la nostra società più onesta, più giusta, più vicina al disegno di Dio.
Amen.

Esame di coscienza con Sant'Aristide per la lotta alla corruzione tra i Governatori
Preghiera di Esame di Coscienza dei Governatori a Sant'Aristide, filosofo e maestro di giustizia
O glorioso Sant'Aristide, modello di verità e integrità, ascolta la supplica di chi è chiamato a guidare le comunità e ad amministrare il bene comune. In questo momento di riflessione, poni nel mio cuore il desiderio di agire secondo giustizia e verità.
Ho usato il mio potere al servizio degli altri, o l'ho rivolto al mio interesse?
Ho gestito le risorse pubbliche con trasparenza e responsabilità, oppure ho ceduto alla tentazione della corruzione?
Ho saputo resistere a favori indebiti, pressioni e compromessi che danneggiano il bene della collettività?
Ho promosso la legalità e la giustizia nelle mie scelte, difendendo i più deboli, o ho chiuso gli occhi davanti all'ingiustizia?
Ho dato l'esempio, scegliendo la via della verità anche quando era la più difficile?
Ti prego, Sant'Aristide: donami saggezza, forza e coerenza; rinnova in me uno spirito onesto e puro affinché possa guidare con rettitudine e, nella mia missione di governare, seminare fiducia e speranza tra i cittadini. Fa' che la mia memoria sia sempre viva di fronte alle responsabilità che ho ricevuto, per non tradire la fiducia affidatami.
Intercedi presso Dio perché ogni mia decisione sia segno di amore per la verità e la giustizia, per la costruzione di un mondo libero dalla corruzione.
Amen.
La lotta alla corruzione: Tema di preghiera e cammino di conversione spirituale
La corruzione, in tutte le sue forme – morale, economica, politica, spirituale – rappresenta una delle più gravi minacce alla dignità umana e al bene comune. La tradizione cristiana, lungo i secoli, ha riconosciuto nell’impegno contro la corruzione una vera dimensione di conversione e purificazione personale e comunitaria. Porsi in preghiera su questo tema significa entrare nel cuore della giustizia evangelica, chiedendo a Dio di rendere puro il nostro cuore e salda la nostra azione nel mondo.
1. Definizione e radici bibliche del tema
Per “corruzione” generalmente si intende il deterioramento e la perdita dell’integrità morale, spesso per interesse o vantaggio personale, con inganno, manipolazione o abuso di potere. Ma nella prospettiva biblica – sia nei testi dell’Antico che del Nuovo Testamento – la corruzione è innanzitutto disgregazione del legame fedele con Dio e con il prossimo, una ferita all’alleanza e all’ordine voluto dal Creatore.
Nell’Antico Testamento, la corruzione viene spesso denunciata come infedeltà e idolatria che conduce il popolo all’ingiustizia sociale. I profeti – da Isaia ad Amos, da Geremia a Michea – sono inflessibili nel denunciare re, sacerdoti e potenti che tradiscono la Legge e il diritto, tollerando o alimentando la corruzione:
“Guai a quelli che decretano leggi inique, e quelli che scrivono sentenze oppressive, per negare giustizia ai deboli e derubare dei miei diritti i poveri del mio popolo.” (Isaia 10,1-2)
Gesù nel Vangelo, con parole e gesti, smaschera ipocrisie e sistemi corrotti: scaccia i mercanti dal tempio (Mt 21,12-13), affronta i farisei e i dottori della legge che “filtrano il moscerino e ingoiano il cammello” (Mt 23,24). Al cuore della corruzione c’è la chiusura del cuore, il “cuore di pietra” che mette sé stesso sopra Dio e sopra i fratelli.
Nel Nuovo Testamento, la lotta alla corruzione si traduce in uno stile di vita segnato da conversione, verità e giustizia. San Paolo ammonisce i cristiani:
“Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Romani 12,2).
2. Sviluppo storico-dottrinale nella tradizione cristiana
La corruzione, denunciata con forza dai Padri della Chiesa, dagli scrittori medievali e dai riformatori, è stata riconosciuta come una tra le principali tentazioni del potere – non solo secolare ma anche ecclesiastico.
Agostino d’Ippona sottolineava come la corruzione nascesse dall’amore disordinato verso sé stessi, contrapponendo la “città di Dio” alla “città degli uomini”. Nel Medioevo, la denuncia della simonia e delle pratiche corrotte nella Chiesa alimentò i movimenti di riforma e purificazione interna.
Durante la Riforma protestante, la lotta contro la corruzione fu centrale: la vendita delle indulgenze, la mondanizzazione del clero e la perdita della povertà evangelica furono duramente contestate da Martin Lutero e dagli altri riformatori. La risposta cattolica con il Concilio di Trento (1545-1563) introdusse riforme strutturali e spirituali volte a ridurre scandali e abusi.
Nel Magistero moderno, la corruzione è stata spesso associata alla cultura dello “scarto” e dell’egoismo. Papa Francesco insiste che essa “è peggio del peccato, perché il peccato si riconosce e si chiede perdono, la corruzione la si giustifica e diventa sistema”. Nel magistero sociale emerge come male istituzionalizzato, che richiede non solo conversione personale ma anche vigilanza e impegno comunitario.
3. Implicazioni spirituali e morali per il credente
La lotta alla corruzione, per il discepolo di Cristo, non è solo una questione sociale o politica: riguarda la conversione del cuore, la purificazione da ogni calcolo interessato, la ricerca della verità che libera e dona vita.
- Vigilanza interiore: Ogni uomo e donna porta dentro di sé la tentazione della doppiezza, del compromesso, della giustificazione del male. La preghiera quotidiana chiede a Dio un cuore semplice e trasparente (Sal 51).
- Testimonianza pubblica: Il cristiano è chiamato a essere segno di onestà, giustizia, trasparenza nei rapporti quotidiani – in famiglia, sul lavoro, nella società.
- Amore preferenziale per i poveri: La corruzione spesso colpisce i più deboli e indifesi, privandoli di servizi e diritti fondamentali. Difendere i poveri è la “cartina al tornasole” della nostra fede.
- Spirito di penitenza: Nessuno è immune dalla tentazione di piccole o grandi forme di corruzione: riconoscerle, confessarle e riparare è via di vera umiltà.
In definitiva, ogni cristiano è chiamato ad essere “sale e luce” (Mt 5,13-16), interrogandosi costantemente: quali sono gli ambiti della mia vita minacciati dalla corruzione? Dove sono chiamato a ricercare maggiore integrità e trasparenza?
4. Risonanze liturgiche e devozionali del tema
La lotta alla corruzione trova eco nel cammino liturgico della Chiesa, soprattutto nei tempi forti che invitano alla purificazione e alla conversione, come Avvento e Quaresima.
- Liturgia penitenziale: I riti di purificazione – esame di coscienza, confessione, atto penitenziale nella Messa – pongono al centro la richiesta di un cuore puro.
- Letture e preghiere: Numerose orazioni e preghiere dei fedeli chiedono la fine della corruzione tra i popoli e nei governanti, pregando per giustizia, onestà e rettitudine.
- Memoria dei santi giusti: La Chiesa celebra figure di santi che furono testimoni contro la corruzione, come San Tommaso Moro, San Giovanni Battista o San Giuseppe Moscati.
Anche la devozione personale può orientarsi secondo questo tema: recitare regolarmente il Salmo 51 (“Crea in me, o Dio, un cuore puro”), meditare le Beatitudini, invocare lo Spirito Santo come fuoco che brucia le scorie della menzogna.
5. Iconografia o simboli collegati
La corruzione spirituale viene spesso rappresentata nell’arte cristiana mediante immagini di cuore spaccato o annerito, catene che soffocano, o la figura del serpente – simbolo biblico del male che insinua e contamina.
- San Michele Arcangelo: Icona della lotta contro il male, raffigurato mentre sconfigge il drago-serpente, simbolo della vittoria della giustizia sulla corruzione.
- San Tommaso Moro: Ritratto con la toga di giudice e un libro della Scrittura, richiama la fedeltà alla coscienza e la resistenza all’abuso del potere.
- Immagini di cuori purificati: L’immagine del cuore trafitto ma risanato richiama la necessità di lasciarsi purificare dalla carità di Cristo.
Altri simboli iconografici sono la bilancia (giustizia), la candela (luce della verità) e la stola viola (penitenza e conversione).
6. Proposte pratiche per meditare e pregare su questo tema
Vivere la lotta contro la corruzione significa integrare preghiera, meditazione e impegno concreto. Ecco alcune proposte utili:
- Esame di coscienza quotidiano: Chiedersi al termine della giornata se si sono compiuti gesti o coltivati pensieri “corrotti” – menzogne, favoritismi, omissioni, indifferenza.
- Lettura orante della Parola: Meditare brani come Isaia 1,10-20; Matteo 23; Salmo 51, chiedendo luce per vedere e forza per cambiare.
- Preghiera per i governanti e i responsabili: Offrire ogni settimana un’intenzione per la loro rettitudine, giustizia e trasparenza.
- Practica della giustizia nella vita quotidiana: Assumere impegni concreti – pagare il giusto, evitare favoritismi, non tacere di fronte al male.
- Adorazione eucaristica: Offrire i propri limiti e chiedere a Gesù, Pane puro e sincero, di purificare il cuore e la comunità.
- Confessione regolare: Non temere di portare in confessione anche tentazioni e pigrizie legate alla corruzione, ricevendo il dono di un cuore nuovo.
- Lettura di vite di santi: Approfondire la testimonianza di chi si oppose alla corruzione con coraggio e coerenza.
La lotta alla corruzione, vissuta nella luce della preghiera, trasforma prima di tutto noi stessi e, poco a poco, le strutture in cui viviamo. Quella che appare una fatica impossibile diventa, nella fede, cammino di speranza e seme di rinnovamento per la comunità e la società tutta.