Preghiera a San Pancrazio per i Giovani Imprenditori

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San Pancrazio, giovane martire e protettore di chi intraprende nuove sfide, a te affidiamo le nostre speranze e le nostre azioni.
Tu che hai scelto la verità e l’integrità anche davanti alle prove più dure, sostieni lo spirito dei giovani imprenditori, chiamati ogni giorno a trasformare sogni in realtà.
Guidaci, o Santo, nel discernere tra il giusto uso del denaro e la tentazione dell’avidità. Aiutaci a considerare il profitto come strumento per il bene e non come fine egoistico. Dona coraggio a chi rischia, saggezza a chi investe, e cuore aperto a chi condivide.
Libera dalle paure che paralizzano, accresci in noi lo spirito di generosità, di fiducia nel futuro e di onestà nelle scelte.
Fa’ che il nostro lavoro produca frutti di prosperità e di giustizia, perché il denaro sia sempre fonte di crescita per noi, per le nostre famiglie e per la comunità tutta.
San Pancrazio, prega per noi giovani imprenditori: guidaci sulla via della responsabilità, della perseveranza e della speranza.
Spiegazione della Preghiera
1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera a San Pancrazio nasce dal riconoscimento delle sfide e delle necessità spirituali legate al mondo del lavoro e in particolare all’imprenditorialità giovanile. San Pancrazio, martire cristiano del IV secolo, è da secoli figura cara alla devozione popolare per i suoi valori di fermezza nella fede, purezza d’intenti e coraggio di fronte alla prova. Venerato come patrono dei giovani e di chi si affaccia a nuove esperienze, Pancrazio è invocato nel testo affinché sostenga chi affronta nuove sfide sociali ed economiche.
Il contesto spirituale di questa preghiera riflette il desiderio cristiano di vivere la propria attività nel mondo secondo i valori evangelici, riconoscendo nel lavoro non solo un mezzo di sostentamento, ma anche un cammino di crescita personale, sociale e spirituale. Tale impostazione affonda le sue radici nella dottrina sociale della Chiesa, che considera il lavoro come cooperazione con l’opera creatrice di Dio (cfr. Gaudium et Spes, n. 34: «Col suo lavoro e col suo ingegno l’uomo sempre è chiamato a perfezionare la creazione, a completarci in modo umano il mondo»).
Nel testo, i riferimenti alla verità, integrità, giustizia, generosità e onestà collegano la preghiera all’insegnamento cristiano che il denaro e il profitto, pur essendo mezzi legittimi, devono essere subordinati al bene comune e vissuti nel rispetto della dignità della persona e delle necessità della comunità (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 2426-2436).
2. I destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge direttamente a San Pancrazio, riconosciuto come
- martire della fede,
- esempio di coraggio giovanile,
- protettore di chi affronta nuove sfide.
Fin dalla prima invocazione, si sottolinea il legame tra la testimonianza di Pancrazio (“giovane martire che ha scelto la verità e l’integrità anche davanti alle prove più dure”) e la condizione esistenziale di chi si appresta a iniziare attività nuove e spesso rischiose. La sua giovinezza, unita alla scelta radicale per Cristo, lo pone come modello particolarmente vicino e attuale per i giovani chiamati a scelte impegnative, che possono includere rischi economici, responsabilità morali e incertezze sul futuro.
3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
San Pancrazio è pregato per conto dei giovani imprenditori, cioè di chi mette in gioco progetti, idee e risorse in ambito lavorativo ed economico. La preghiera evidenzia le seguenti necessità:
- Bisogni spirituali:
- Discernimento tra bene e male in materia economica (“guidaci nel discernere tra il giusto uso del denaro e la tentazione dell’avidità”).
- Crescita nelle virtù di onestà, generosità, responsabilità e speranza.
- Sostegno nelle prove e liberazione dalle paure che possono bloccare o scoraggiare l’azione (“libera dalle paure che paralizzano”).
- Coraggio e saggezza nei rischi e nelle scelte.
- Bisogni fisici/sociali:
- Prosperità e frutti giusti del lavoro (“il nostro lavoro produca frutti di prosperità e di giustizia”).
- Sostentamento per sé, la famiglia e la comunità (“per noi, per le nostre famiglie e per la comunità tutta”).
In sintesi, l’intercessione si apre a tutte le dimensioni della vita umana, nella convinzione che il successo economico non sia fine a sé stesso, ma vada sempre orientato alla crescita integrale e al bene comune.
4. I temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
Questa preghiera affronta alcuni temi teologici di grande rilevanza:
- Testimonianza e martirio: La figura di San Pancrazio rimanda al valore supremo della fedeltà a Cristo, fino al dono della vita (cfr Mt 10,39: «Chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà»).
- Vocazione al lavoro e responsabilità: Il lavoro visto come vocazione (“tu che hai scelto la verità... sostieni lo spirito dei giovani imprenditori”), conformemente alla tradizione biblica che presenta il lavoro come collaborazione all’opera di Dio (Gn 2,15; Col 3,23).
- Giustizia e uso etico del denaro: Tema centrale della preghiera è il sano rapporto col denaro, in linea con la parola di Gesù:
«Nessuno può servire due padroni... Non potete servire Dio e il denaro» (Mt 6,24).
Il “profitto” è invocato come “strumento per il bene e non come fine egoistico”, riecheggiando le parole di San Giovanni Crisostomo:«Le ricchezze sono buone se si mettono a servizio della carità, cattive se invece ci dominano».
- Generosità, condivisione e solidarietà: La richiesta di “cuore aperto a chi condivide” richiama l’insegnamento degli Atti degli Apostoli:
«Nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune» (At 4,32).
- Perseveranza, speranza, crescita personale e comunitaria: La preghiera esprime la volontà di non chiudersi nell’egoismo, ma di promuovere la fiducia nel futuro, la perseveranza nelle difficoltà e il bene della comunità. Sono richiami alla virtù cristiana della speranza (Rm 5,3-5) e della giustizia (Mt 6,33).
Nel suo insieme, il testo unisce la spiritualità personale e quella sociale, integrando l’etica del lavoro nel cammino di santità quotidiana.
5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica
La preghiera a San Pancrazio appartiene, per struttura e finalità, al genere intercessorio; in particolare si tratta di una preghiera di intercessione e supplica per il bene personale, familiare e comunitario, con elementi di richiesta di sostegno spirituale e materiale.
Alcuni elementi esprimono anche lode e ringraziamento (proclamazione delle virtù del santo) e una dimensione penitenziale implicita (invocazione di liberazione dalle tentazioni e dall’avidità). Tuttavia, prevale la dimensione di intercessione per ottenere dal cielo grazia, coraggio e discernimento.
Nella tradizione liturgica della Chiesa, preghiere simili trovano spazio:
- all’interno della liturgia delle ore, come orazioni dei fedeli;
- all’inizio o alla conclusione di assemblee o incontri di lavoro;
- in occasioni dedicate a santi particolari (in questo caso, la memoria liturgica di San Pancrazio, il 12 maggio).
6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale, comunitaria e nei tempi liturgici
Questa preghiera può essere utilizzata in diversi contesti:
- Preghiera personale:
- Da chiunque senta la necessità di luce e forza nell’ambito lavorativo, in momenti decisivi, difficili o di scoraggiamento.
- Per affidare al Signore progetti, desideri e timori, chiedendo l’intercessione del santo patrono.
- Preghiera comunitaria:
- In gruppi di giovani imprenditori, associazioni professionali, cooperative o comunità cristiane in occasione di riunioni, decisioni importanti o iniziative sociali.
- Come orazione all’inizio di corsi di formazione sul lavoro etico, a conclusione di assemblee aziendali, o durante la Giornata del Lavoro (1 maggio) e nella memoria di San Pancrazio (12 maggio).
Per valorizzarla nell’anno liturgico è particolarmente indicata:
- Nel tempo di Pasqua (simbolo di nuova vita e di speranza),
- in quaresima (come preghiera di purificazione dell’intenzione e orientamento verso il bene comune),
- e ogni volta che la comunità affronta nuove sfide di solidarietà e lavoro.
Un uso consigliato è la recita comunitaria, con la possibilità di aggiungere intenzioni specifiche per giovani imprenditori, lavoratori in difficoltà, famiglie e comunità locali. All’interno di “novene” o tridui in onore di San Pancrazio, può essere integrata con letture bibliche o salmi che esprimano la richiesta di un cuore retto e saldo (Sal 1, 15, 90).
In sintesi, questa preghiera si offre come proposta attuale per un’etica del lavoro illuminata dal Vangelo, con lo sguardo rivolto sia al Cielo che alla terra.
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