Intercessione a San Josemaría Escrivá per la santificazione del lavoro dei Liberi professionisti

Intercessione a San Josemaría Escrivá per la santificazione del lavoro dei Liberi professionisti
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San Josemaría Escrivá de Balaguer, instancabile apostolo del lavoro santificato, ti rivolgiamo la nostra supplica come giovani professionisti chiamati a rendere fecondi i talenti ricevuti.

Tu che hai insegnato a cercare Dio nelle occupazioni quotidiane, fa’ che il nostro lavoro sia sempre benedetto: donaci rettitudine d’intenzione, costanza nelle difficoltà e gioia nel servire il prossimo.

Intercedi affinché le nostre fatiche siano strumento di crescita personale e mezzo per edificare una società più giusta e solidale.

Ottienici la grazia di trasformare ogni attività in offerta d’amore, affinché, attraverso il nostro impegno, risplenda la presenza del Signore nel mondo.

San Josemaría, accompagna il nostro cammino e sostienici in ogni scelta, perché possiamo diventare testimoni credibili del Vangelo anche nel lavoro di ogni giorno.

Per tua intercessione, ottienici la benedizione di un lavoro giusto, onesto e pieno di dignità. Amen.

Spiegazione della Preghiera

1. Il contesto spirituale e dottrinale della preghiera

Questa preghiera a san Josemaría Escrivá de Balaguer si inserisce profondamente nel contesto spirituale e dottrinale inaugurato dal Concilio Vaticano II, il quale riaffermò con forza la chiamata universale alla santità: ogni battezzato è invitato a vivere la santità nel quotidiano. San Josemaría fu una voce profetica di questa dottrina molto prima che diventasse patrimonio comune, e seppe proporre una spiritualità del lavoro ordinario inteso come luogo privilegiato d’incontro con Dio.

Secondo il fondatore dell’Opus Dei, il lavoro e le occupazioni ordinarie non sono solo necessità materiali, ma possono e devono diventare occasione di santificazione personale e di servizio cristiano al prossimo. In questo senso, l’intero iter spirituale della preghiera richiama la dottrina espressa da san Josemaría: «Tutti i sentieri della terra possono essere occasione di incontro con Cristo» (Cammino, 347).

Nel contesto odierno, caratterizzato da rapide trasformazioni sociali e lavorative, la preghiera pone enfasi sulla ricerca di Dio nelle occupazioni quotidiane e sull’offerta del lavoro come strumento di crescita personale e trasfigurazione del mondo nello spirito del Vangelo. Essa si ricollega a quella dimensione battesimale e laica della missione cristiana ribadita da documenti come Lumen Gentium e Gaudium et Spes.

2. I destinatari a cui è rivolta e perché

La preghiera è chiaramente indirizzata a san Josemaría Escrivá de Balaguer, riconosciuto come guida e intercessore celeste per tutti coloro che desiderano santificare il proprio lavoro.

Vengono menzionati esplicitamente i giovani professionisti: ciò riflette la consapevolezza della fase delicata in cui si pongono le basi della vita adulta, si affrontano le prime sfide professionali e si scelgono valori e priorità. San Josemaría è invocato come colui che ha saputo mostrare la via cristiana nel mondo secolare, insegnando a scorgere Dio in tutto ciò che è buono e ben fatto anche nella routine lavorativa, smentendo la falsa dicotomia tra fede e vita ordinaria.

In altre parole, la preghiera chiama san Josemaría a essere un modello (“accompagna il nostro cammino”) e un potente intercessore (“otteneci la grazia”, “ottienici la benedizione”) per chiunque desideri vivere con autenticità l’unione tra fede e testimonianza nel lavoro.

3. I beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta

I beneficiari di questa supplica sono in primo luogo coloro che lavorano, in particolare i giovani alle prese con le sfide dell’inizio carriera, ma anche tutti i lavoratori che cercano senso e realizzazione nel proprio impegno professionale.

La preghiera tocca diversi bisogni spirituali:

  • Rettitudine d’intenzione: agire con purezza, senza egoismi ma con spirito di servizio.
  • Costanza nelle difficoltà: perseverare anche quando il lavoro si fa pesante o frustrante.
  • Gioia nel servire il prossimo: scoprire come il lavoro possa diventare servizio concreto agli altri.
  • Trasformazione dell’attività in offerta d’amore: vivere ogni compito come sacrificio gradito a Dio.
  • Testimone credibile del Vangelo: essere esempio di fede incarnata nella vita ordinaria.

Inoltre, si domanda “la benedizione di un lavoro giusto, onesto e pieno di dignità”, esprimendo anche bisogni materiali e sociali: che nessuno sia privato di un lavoro giusto, che regni l’onestà e che ogni professione sia rispettata nella sua dignità. Questo aspetto acquista ulteriore rilevanza laddove il lavoro è instabile, precario o segnato da sfruttamento.

4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche

I nuclei teologici salienti di questa preghiera possono essere così riassunti:

  • Santità nel quotidiano: “La santità ‘ordinaria’ composta da piccoli gesti e dal compimento dei propri doveri è la grande via della perfezione cristiana” (cfr. Cammino, 817).
  • Lavoro come partecipazione alla creazione divina: “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse” (Genesi 2,15).
  • Impegno sociale e giustizia: “La fede senza le opere è morta” (Giacomo 2,26); “In tutte le vostre azioni ricordatevi di servire il Signore” (Colossesi 3,23-24).
  • Offerta d’amore: “Sia dunque che mangiate sia che beviate, fate tutto per la gloria di Dio” (1 Corinzi 10,31).

San Josemaría sviluppò anche un’originale teologia della presenza di Dio nel lavoro:

“Nel lavoro umano, nel lavoro che lo accompagna sin dalla nascita, l’uomo trova il suo destino, la sua umile partecipazione all’opera creatrice di Dio.” (Colloqui con Mons. Escrivá, n. 97)

E ancora, i Padri della Chiesa attribuivano valore spirituale al lavoro:

“Lavora con le tue mani ciò che è bene, affinché tu abbia di che soccorrere chi si trova nel bisogno.” (Efesini 4,28 citato da San Giovanni Crisostomo, Omelie ad Efesini)

5. Il genere di preghiera e la sua collocazione nella tradizione liturgica

Questa supplica appartiene principalmente al genere intercessorio: il fedele si rivolge a san Josemaría chiedendogli di presentare le proprie necessità a Dio. Contiene anche elementi di lode (riconoscenza per l’esempio dato dal santo), offerta (desiderio di offrire il proprio lavoro a Dio) e petizione (domanda di grazia e benedizione sul proprio lavoro).

Nella tradizione liturgica, preghiere simili possono essere inserite:

  • Durante la memoria liturgica di san Josemaría Escrivá (il 26 giugno).
  • In momenti particolari come l’inizio o la conclusione dell’anno scolastico o lavorativo.
  • In celebrazioni dedicate alla dignità del lavoro e alla giustizia sociale (ad esempio, il 1° maggio, festa di san Giuseppe lavoratore).

Anche fuori dagli appuntamenti liturgici, viene usata per invocare aiuto nei momenti di difficoltà lavorativa, ricerca di impiego o discernimento sulla propria vocazione professionale.

6. Indicazioni pratiche: uso nella preghiera personale/comunitaria e nei tempi liturgici

Per un uso personale, questa preghiera è particolarmente indicata per:

  • Affidare a Dio, tramite l’intercessione di san Josemaría, le proprie attività lavorative all’inizio della giornata.
  • Chiedere luce e forza in momenti di scoraggiamento o quando si affrontano difficoltà sul lavoro.
  • Rinnovare la rettitudine d’intenzione, specie quando si percepisce il rischio di lasciarsi prendere solo da motivazioni materiali o improprie.

Per l’ambito comunitario, la si può recitare:

  • Durante incontri di giovani professionisti o riunioni di gruppi di ispirazione cristiana nel mondo del lavoro.
  • In occasioni di orientamento spirituale e discernimento vocazionale per studenti universitari e neolaureati.
  • Per l’inizio di corsi di formazione, ritiri, giornate di spiritualità dedicate al lavoro.

Nei tempi liturgici:

  • Nel tempo ordinario, come spunto per la santificazione della vita quotidiana.
  • Durante la Quaresima, come stimolo a un’offerta più generosa delle proprie fatiche per amore di Dio e del prossimo.
  • Nella solennità di san Giuseppe lavoratore o nelle Messe per particolari intenzioni, come invocazione per chi vive situazioni lavorative difficili.

La preghiera acquista particolare efficacia se accompagnata da un momento di riflessione personale, dal proposito concreto di vivere il lavoro come offerta, e dalla meditazione su parole di san Josemaría tratte dai suoi scritti — ad esempio: “Santificare il lavoro, santificarsi nel lavoro, santificare gli altri con il lavoro.”

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