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Preghiere tipo Glorificazione
Glorificazione è una preghiera che eleva la grandezza, la maestà e la santità di Dio, lodandolo per ciò che Egli è. Non si chiede nulla, ma si riconosce la gloria divina. Nella liturgia, la glorificazione trova spazio soprattutto nell’inno del Gloria durante la Messa, nelle lodi e nei salmi di lode. È una preghiera che unisce tutta la comunità nell’esaltazione del Signore.
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Preghiera a San Luca Devozione ai Fratelli
O glorioso San Luca, tu che sei stato eletto tra gli evangelisti, ci hai lasciato un patrimonio prezioso di amore e devozione. Insegnaci a essere fedeli e devoti come te, seguendo il cammino delle parole sacre con un cuore aperto.
Ti affidiamo i nostri fratelli, che si dedicano con sincerità e fervore alla parola di Cristo. Concedi loro la saggezza e la forza necessaria per diffondere il messaggio di pace e di amore.
Rendici capaci di vivere ogni giorno con un cuore generoso e uno spirito umile, pronti ad aiutare il prossimo come veri fratelli nel Signore.
- Illumina le loro menti con la luce della Verità.
- Guida i loro passi nel percorso di fede.
- Proteggi le loro anime contro ogni avversità.
San Luca evangelista, sostienici nella nostra missione di essere testimoni vivi della tua devozione e del tuo amore infinito per Cristo. Pregando attraverso di te, affidiamo i nostri cuori alla misericordia divina. Amen.
La Preghiera di Glorificazione: Descrizione, Storia, Struttura ed Uso Pastorale
Tra le diverse forme di preghiera che la tradizione cristiana riconosce, la preghiera di glorificazione (o lode) occupa un posto privilegiato per la sua purezza e la sua centralità nell’esperienza liturgica ed esistenziale dei credenti. Spesso confusa o sovrapposta alla preghiera di ringraziamento, la glorificazione si distingue per il suo rivolgersi a Dio non tanto per ciò che compie per noi quanto per ciò che Egli è: l’Onnipotente, il Santo, il Misericordioso, degno in sé di essere celebrato, riconosciuto e amato.
1. Descrizione della Tipologia di Preghiera: la Glorificazione
La preghiera di glorificazione è una delle principali tipologie di preghiera cristiana, accanto a quelle di intercessione (richiesta per altri), supplica, ringraziamento, penitenza (domanda di perdono) e adorazione. Fra queste modalità la glorificazione si caratterizza come preghiera di pura lode, espressione gratuita e spesso traboccante di amore verso Dio per la sua maestà, magnificenza, bontà e santità.
A differenza della supplica (finalizzata ad ottenere grazie particolari) o dell’intercessione (rivolta a beneficio di altri), la glorificazione è “disinteressata”: non chiede, non cerca, ma si eleva semplicemente per lodare e magnificare Dio. Essa riconosce e proclama la grandezza di Dio, adorando le sue perfezioni.
«La lode è la forma di preghiera che riconosce più immediatamente che Dio è Dio. Essa lo canta per se stesso, lo dà gloria non tanto per ciò che Egli fa, ma perché Egli è. Partecipa alla beatitudine dei cuori puri che Lo amano nella fede prima di vederlo nella gloria.» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2639)
2. Collocazione nella Storia della Liturgia e della Pietà Popolare
La glorificazione appartiene al cuore stesso dell’esperienza filiale e liturgica della comunità cristiana. Già nei salmi del popolo d’Israele - per esempio nei cosiddetti “Salmi di lode” (Salmi 146-150) - la glorificazione è presente come canto comunitario o personale che esalta la bontà e la potenza del Signore.
Nel Nuovo Testamento la glorificazione trova profondo compimento: l’inno angelico Gloria in excelsis Deo (“Gloria a Dio nell’alto dei cieli”), che risuona nella notte di Natale (Lc 2,14), diventa uno dei testi paradigmatici della glorificazione nel culto cristiano. Gli inni paolini (Fil 2,6-11; Ef 1,3-14) e i cantici dell’Apocalisse sono ulteriori esempi di glorificazione nell’esperienza della prima Chiesa.
Nel corso dei secoli, la lode è sempre stata presente nella liturgia delle Ore (ad esempio i Laudi mattutine), nella Santa Messa (particolarmente nel Gloria, ma anche nel Santo e nel Te Deum), nelle processioni, nei canti popolari e nei movimenti spirituali, assumendo forme sempre nuove e coinvolgenti, anche nelle assemblee carismatiche.
Nella pietà popolare la glorificazione si esprime tramite salmi, inni, canti di esultanza e benedizioni spontanee. Pensiamo ai “gruppi di lode” nei movimenti laicali oppure al canto dei Magnificat, che trasmettono la gioia della preghiera che esalta Dio e dispone il cuore alla fiducia.
3. Struttura Tipica e Caratteristiche Formali
Le preghiere di glorificazione si presentano solitamente in modi molto semplici e diretti, talvolta solenni ed elevati, talvolta gioiosi e spontanei. Nel loro schema possono essere riconosciute alcune componenti costanti:
- Invocazione iniziale: spesso la preghiera inizia con una formula di invocazione ("O Dio," "Padre Santo," "Signore Altissimo");
- Proclamazione delle perfezioni di Dio: si elencano e si celebrano le qualità divine (santità, amore, giustizia, sapienza, ecc.);
- Affermare che Dio è degno di essere lodato, indipendentemente dai benefici ricevuti;
- Conferma comunitaria: spesso con il ripetere “Amen”, “Alleluia”, “Gloria”, o altri acclamazioni collettive.
Formalmente, la glorificazione può essere espressa attraverso lodi brevi (“Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo...”), inni, canti solenni (“Gloria in excelsis Deo”), salmi, o anche esclamazioni spontanee e ripetitive, tipiche dei movimenti carismatici.
La sua caratteristica è sempre la gratuità: la lode non è motivata da una richiesta, ma dall’estasi davanti al mistero divino, che si contempla e si esalta.
4. Esempi Noti di Preghiere di Glorificazione
- Il “Gloria in excelsis Deo”: recitato o cantato nella liturgia eucaristica nelle domeniche e nelle solennità, esprime lo stupore davanti alla grandezza di Dio.
- Il “Te Deum”: antico inno di ringraziamento e lode, cantato nelle occasioni solenni, rimarca la grandezza di Dio ed è pregno di acclamazioni glorificanti.
- I salmi di lode: in particolare i Salmi 145-150, tra cui il celebre “Omnis spiritus laudet Dominum” (Sal 150).
- Il “Magnificat”: il canto di Maria nel Vangelo di Luca (Lc 1,46-55), lodando Dio per la sua opera di salvezza.
- Le acclamazioni comunitarie: come “Alleluia”, “Santo, Santo, Santo”, “Gloria a Dio!”.
5. Valore Pastorale e Pedagogico della Glorificazione
La glorificazione riveste un’importanza fondamentale nella vita spirituale del credente e nel cammino pastorale della comunità. Innanzitutto conduce a Dio il cuore, purificandolo da ogni tentazione di idolatria (egoismo, autoreferenzialità, ricerca di miracoli o segni) e lo dispone a riconoscere la sua creaturalità.
Dal punto di vista educativo, la glorificazione insegna ad amare Dio gratuitamente, senza cercare ricompense, scoprendo la gioia della gratuità e del dono. È una scuola di fede pura. Inoltre, aiuta la persona a relativizzare i problemi quotidiani, a superare la lamentela, a orientarsi alla speranza, perché chi loda guarda oltre, verso l’Eterno che già ora salva e regge il mondo.
Una comunità capace di glorificare è una comunità gioiosa, evangelica, capace di esprimere la bellezza della fede anche nella prova, nella sofferenza o nella povertà: la glorificazione trasforma persino il dolore (pensiamo a certe lodi nei salmi o nel Magnificat, pronunciato da Maria in condizioni umili e precarie).
6. Consigli per Utilizzare la Glorificazione nella Preghiera Personale e Comunitaria
- Iniziare la giornata con una preghiera di lode: pronuncia semplici “Gloria a te, Signore!” per orientare il cuore a Dio, indipendentemente da ciò che ci attende.
- Aggiungere momenti di glorificazione nei gruppi e nelle assemblee: ad esempio intercalando i momenti di richiesta o di silenzio con l’acclamazione dell’“Alleluia” o del “Gloria al Padre”.
- Riscoprire i salmi di lode: pregare i salmi ad alta voce o in musica, lasciando che le parole diano voce all’ammirazione e alla gioia per Dio.
- Scrivere proprie preghiere di glorificazione: annotare su un diario le qualità di Dio che più colpiscono o che aiutano nelle difficoltà.
- Praticare la lode nei momenti di difficoltà: anche nei giorni di sofferenza, proclamare che Dio è grande aiuta ad avere fede e a non lasciarsi abbattere.
- Partecipare attivamente alla liturgia: unire la propria voce a quella comunitaria nei canti di lode, specialmente nei momenti solenni della Messa.
Concludendo, la preghiera di glorificazione è il respiro della Chiesa e del singolo cristiano, perché fa spazio all’irruzione dello Spirito Santo che ci fa gridare “Abba, Padre!” e, infine, ci unisce già sulla terra alla liturgia celeste dove “tutto ciò che respira lodi il Signore” (Sal 150,6).