Preghiera personale alla Beata Eurosia Fabris per la santificazione della vita delle Casalinghe

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Beata Eurosia Fabris, madre tenera e fedele, tu che hai conosciuto la fatica e la grazia del vivere quotidiano, rivolgo a te il mio cuore di orfano e di casalinga, alla ricerca di una vita santa anche nelle piccole cose di ogni giorno.
Tu che hai accolto la vita con tutte le sue prove e hai saputo trasformare ogni lavoro domestico in un atto d’amore, aiutami a vedere la bellezza nascosta dietro ogni gesto semplice, spesso invisibile agli occhi del mondo ma prezioso agli occhi di Dio.
Fa’ che io possa vivere il mio servizio quotidiano come un’offerta generosa, sorridendo nelle stanchezze e donando consolazione dove c’è solitudine. Insegnami a trovare gioia e senso nella cura della casa, a riconoscere la presenza di Gesù tra le mura domestiche, nella pazienza, nell’accoglienza e nella fraternità.
Sostienimi, Beata Eurosia, nei momenti di fatica e sconforto. Intercedi perché ogni mia azione sia un segno d’amore e una via di santificazione, affinché, seguendo il tuo esempio, io possa camminare ogni giorno verso la santità, testimoniando la speranza anche nelle piccole gioie e nei grandi silenzi della casa.
Beata Eurosia Fabris, prega per noi.
Spiegazione della Preghiera
1. Contesto spirituale e dottrinale della preghiera
Questa preghiera rivolta alla Beata Eurosia Fabris si colloca pienamente nel solco della spiritualità cattolica che riconosce nella vita quotidiana, specie nella sfera domestica, una via autentica verso la santità. Eurosia Fabris (1866-1932), conosciuta come "Mamma Rosa", è vissuta a cavallo tra il XIX e il XX secolo a Marola di Vicenza e fu beatificata nel 2005 da Papa Benedetto XVI. La sua vita si distingue per la straordinaria dedizione alla famiglia, ai figli (ben undici, tra naturali e adottivi), e al servizio semplice e nascosto della casa.
La preghiera si fonda sulla dottrina della comunione dei santi (cfr. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 956), per cui i fedeli possono rivolgersi ai beati come intercessori presso Dio e modelli da imitare. È presente inoltre il riferimento alla santità raggiungibile da tutti, non solo attraverso grandi opere o vocazioni straordinarie, ma anche nella “fatica e grazia del vivere quotidiano”, secondo i principi del Concilio Vaticano II (Lumen Gentium, cap. 5), che richiama il cammino universale alla santità.
Sul piano spirituale, la preghiera evidenzia la dimensione redentiva del lavoro e delle fatiche della vita domestica, invitando a trasformare i gesti semplici in atti d’amore e offerte gradite a Dio. Queste tematiche sono radicate nella tradizione cristiana, basti pensare alle figure di Maria e Giuseppe di Nazareth, anch’essi impegnati in una vita semplice e laboriosa, e ai numerosi santi che hanno mostrato come si possa essere “santi della porta accanto” (Papa Francesco).
2. Destinatari a cui è rivolta e perché
La preghiera si rivolge in modo esplicito a chi si identifica con la figura dell’orfano e della casalinga, ossia a coloro che sentono il peso della solitudine o della routine domestica e cercano una dimensione più alta nella loro esistenza quotidiana. Più in generale, si rivolge a ogni fedele – laico, donna o uomo – impegnato nella cura della casa, della famiglia, della vita ordinaria, che desidera vivere tali compiti come cammino di santità.
La scelta della Beata Eurosia Fabris come intercessore non è casuale: essendo stata madre, sposa, e punto di riferimento caritatevole nella comunità, ella ha condiviso esperienze di fatica, cura, accettazione delle prove, donazione perseverante nella casa e nella realtà quotidiana. È perciò particolarmente vicina a chi si ritrova nelle stesse condizioni o sente la necessità di essere sostenuto nella loro valorizzazione spirituale.
- Orfani: La preghiera menziona esplicitamente il “cuore di orfano”, indicando un riferimento affettuoso a chi cerca conforto, protezione e maternità spirituale.
- Casalinghe (e casalinghi): L’invocazione nasce dal desiderio di conferire dignità e senso al lavoro domestico, spesso poco riconosciuto, ma che può diventare luogo d’incontro con Dio.
- Tutti i fedeli: Chiunque, vivendo la propria quotidianità, aspiri a vedere la “bellezza nascosta” e la presenza di Cristo nelle piccole cose.
3. Beneficiari per cui intercede e i bisogni spirituali/fisici che affronta
Questa orazione intercede per:
- Chi vive la fatica quotidiana: Chiede sostegno nei momenti di stanchezza, solitudine, mansioni ripetitive, e nelle difficoltà materiali e spirituali dell’esistenza domestica.
- Chi cerca un senso nelle piccole cose: Vuole aiutare a scorgere la presenza di Dio e la possibilità di santificarsi nei gesti semplici e ordinari.
- Chi si sente invisibile o non riconosciuto: Intercede per coloro il cui impegno non è “agli occhi del mondo” ma è prezioso per Dio.
- Chi desidera gioia e speranza: La preghiera domanda la grazia di vivere con serenità e letizia, sorreggendo altri nella consolazione e nell’accoglienza reciproca.
Gli aspetti fisici e materiali (la fatica, lo sconforto, la solitudine, la cura della casa) e quelli profondamente spirituali (offerta generosa, pazienza, fraternità, via di santificazione) sono entrambi considerati, secondo la dottrina cristiana dell’unità dell’uomo e della redenzione che coinvolge tutto l’essere umano (cfr. Gaudium et Spes, nn. 3-4).
4. Temi teologici principali, con citazioni bibliche e patristiche
La preghiera presenta i seguenti temi teologici:
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Santità nella vita ordinaria: “Cercate la perfezione nella vostra condizione di vita” (Lumen Gentium, 41). Si rintraccia la consonanza con l’esortazione paolina:
“Siate sempre lieti nel Signore; ve lo ripeto, siate lieti… Il Signore è vicino!” (Filippesi 4,4-5)
- Redenzione del lavoro quotidiano: “Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini” (Colossesi 3,23).
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Valore della maternità e del servizio: Seguendo il Vangelo e la tradizione cristiana, il servizio umile e materno è elevato a vocazione:
“Chi è il più grande tra voi sarà vostro servitore” (Matteo 23,11)
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Presenza di Cristo nelle realtà semplici: Come spiegato da sant’Agostino:
“Non vi è nulla di piccolo nell’amore”
e da santa Teresa di Lisieux: “Compie atti eroici chi fa con amore anche le cose medie e minime.” - Intercessione dei santi: Il dialogo spirituale con la Beata si inserisce nel mistero della Chiesa comunione (“La comunione dei santi è la Chiesa”, Catechismo della Chiesa Cattolica, 946).
Inoltre, la preghiera muove profondi richiami alla spiritualità mariana (Maria madre e serva del Signore) e al modello di vita di Nazareth (“Gesù cresceva… ed era loro sottomesso”, Luca 2,51).
5. Genere di preghiera e collocazione liturgica
Il testo presenta una preghiera di intercessione, rivolta alla Beata Eurosia Fabris, e una richiesta di sostegno e trasformazione personale. Assume anche i toni della lode per la sua testimonianza, della supplica nei momenti di difficoltà, e contiene elementi di ringraziamento per il suo esempio.
Liturgicamente, tale preghiera non è ufficialmente inserita nelle preghiere liturgiche obbligatorie della Chiesa cattolica. Tuttavia, è idonea per l’uso privato e può essere proposta:
- Nelle memoria della Beata Eurosia Fabris (8 gennaio).
- Negli incontri di spiritualità familiare, nelle case, nei gruppi di mamme o catechisti.
- Come supplica nei momenti di difficoltà familiari o pastorali incentrati sulla vita domestica.
Rientra nel filone delle devozioni semplici e popolari che accompagnano il cammino di tanti fedeli.
6. Indicazioni pratiche: uso della preghiera nel cammino personale e comunitario
Ecco alcuni suggerimenti per l’uso della preghiera:
- Preghiera personale: La preghiera può essere recitata al mattino, come offerta della giornata, o nei momenti di scoraggiamento, per affidare a Dio, tramite la Beata Eurosia, le fatiche della casa e le relazioni familiari.
- Preghiera familiare: Può essere inserita nel rosario familiare, pregata insieme prima dei pasti, o durante un momento dedicato della giornata, insegnando ai figli il valore della santità quotidiana.
- Preghiera comunitaria: Adatta per incontri di gruppo (parrocchiali, movimenti, catechesi), specialmente per mamme, sposi, gruppi di preghiera che desiderano affidare il proprio servizio a un modello concreto di vita cristiana.
- Tempi dell’anno liturgico: Particolarmente appropriata alla memoria liturgica della Beata (8 gennaio), nei tempi forti (Avvento, Quaresima) come sostegno nel cammino di conversione quotidiana, e nella Giornata della Donna o della Famiglia.
Questa preghiera risulta preziosa per riscoprire, sull’esempio della Beata Eurosia, che ogni azione, anche la più nascosta, può diventare «un segno d’amore e una via di santificazione», testimoniando speranza nel volgere semplice dei giorni e nella dedizione silenziosa “tra le mura domestiche”.
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